Dal momento che la cute sarà danneggiata da traumatismo o intervento chirurgico, il risultato e la formazione di cicatrice. Se sarà visibile o meno, dipende da molti fattori, tra i quali la sua sede, direzione, il tipo della cute, la tecnica utilizzata dal chirurgo, l’esposizione al sole, ect. Le cicatrici si evolvono nel tempo: Il primo semestre, diventano rosse e dopo cominciano a prendere il colore della cute. La sua maturazione può durare fino a un anno e mezzo, e solo dopo tale periodo si deve giudicare il risultato finale e decidere se si deve procedere all’intervento ricostruttivo. Ci sono vari modi per migliorare l’apparenza di una cicatrice ma fino ad ora non c’è un metodo efficace al 100%. Nella maggior parte dei casi però, la Chirurgia Plastica può portare a un miglioramento cospicuo. L’uso di apparati laser, RF, azoto liquido o altre terapie “esotiche” non aiutano a niente e devono essere evitate.
Cicatrici Ipertrofiche
Sono le cicatrici che il loro risultato finale, non supera i limiti del trauma iniziale. La soluzione più comune è quella di rimuovere chirurgicamente la cicatrice e poi, utilizzando le tecniche della Chirurgia Plastica chiudere il difetto. Si possono utilizzare corticosteroidi localmente e bendaggi speciali di silicone. Nei casi che la cicatrice non è parallela con le linee cutanee, si deve procedere alla plastica “Z” o”W” per cambiare la direzione.
Cheloidi
I Cheloidi sono cicatrici che hanno sfuggito dai limiti stretti del trauma iniziale e si estendono ben oltre. Sono rosse, presentano intesa vascolarità sulla loro superficie e portano prurito. Sono dovuti all’eccessiva risposta dell’organismo al trauma. Le loro posizioni più comuni sono lo sterno, la regione retro auricolare e la spalla. La loro ricostruzione e abbastanza difficile senza alcuna garanzia di successo. Comprende la possibile asportazione, la terapia con corticosteroidi iniettabili e topici,uso di bendaggi e di creme a base di silicone ed altro.